21 Feb The Milk Man

Le circostanze in cui io Mariano ci siamo conosciuti hanno dell’incredibile. Mi trovavo in ospedale (i dettagli non sono importanti) ero seduta su una sediolina scomoda, in una stanza con le pareti azzurrine e una luce fioca (quella delle vecchie stanze anni 70/80), la mia mente era piena di pensieri… ad un certo punto entra Lui, portando con se una luce incredibile, con il suo accento partenopeo ed una carica a mille, comincia a parlare e parlare e parlare… lo ascolto, rispondo e in pochi minuti siamo sintonizzati.

Mi dona consigli preziosi, ovviamente Lui non sa quanto lo siano stati.

Ci siamo rivisti poche volte, per qualche minuto, conversazioni veloci, il tempo era poco, ma di una profondità tale da renderle indimenticabili…

Fino a quell’istante memorabile in cui Mariano, con la metafora del secolo, è riuscito a riassumere il concetto di amore, e in un attimo nella mia mente l’ho ribattezzato “The Milk Man”. Riassumendo il suo pensiero, ma bisognerebbe ascoltarlo direttamente da Lui (perché la trascrizione non è in grado di rendere, ciò che l’estemporaneità del verbo manifesta):  “l’amore è come il latte, o è fresco o è a lunga conservazione,  se è fresco vuol dire che ogni mattina si va a mungere la mucca e si ottiene un latte ricco di proprietà nutritive che lo rendono quell’elemento unico e insostituibile che la natura ci ha regalato, se è a lunga conservazione dobbiamo accontentarci di un qualcosa che una volta era ricco, pieno e nutriente ed ora è povero, insipido e mancante di quelle proprietà fondamentali a noi necessarie”.

Con queste poche righe voglio celebrare un uomo dotato di un’intelligenza e di una sensibilità rare, ha scritto articoli da pelle d’oca per il Giornale di Brescia, ha scritto un suo libro (devo ancora leggerlo); Mariano scrive e comunica con una capacità unica, penso sinceramente che sia capace di arrivare al cuore perché il suo pensiero arriva dal cuore… poi c’è tutto il discorso sul gambero (ma questo lo potrete leggere nei suoi incredibili scritti).