23 Feb REPETITA IUVANT (NON SEMPRE)
Devo essere sincera, ogni volta che il panico sembra assalirmi lo frego ascoltando le parole del Prof. Ernesto Burgio.
Questo 2021 è cominciato con l’“allarme varianti” ma la pandemia nel mondo sembrerebbe rallentare (in termini di contagi e decessi), al 16 febbraio 2021 risultavano 2.400.000,00 decessi nel mondo (non sono pochi, ovviamente, è un dato drammatico, domanda: avrebbe potuto andare peggio?).
In Italia, i decessi vengono contati in circa 94.000 con un indice di letalità fra i più alti al mondo. Perchè? Io sinceramente non lo so, magari le varie procure potranno aiutarci a comprendere…
Alcune regioni italiane hanno avuto un aumento significativo di casi, forse dovuti alle varianti? (forse) o forse a causa dell’allentamento delle cautele?
La cosa certa, è che posso mettere nero su bianco che non sono state messe in campo delle idonee strategie per tracciare e contenere i contagi (ricordate cosa fece il Prof. Crisanti per la regione Veneto l’anno scorso? Ecco evitò il diffondersi del virus).
Oggi, 23 febbraio 2021, a Brescia è stato deciso che, stante la situazione contagi, le misure restrittive verranno inasprite. Sicuramente i ristoranti e i bar a questo punto dovrebbero essere scagionati di diritto; rimangono pertanto imputati di questo triste delitto che riguarda il ferimento della nostra libertà e quella dei nostri figli, ahimè, le scuole (che rafforzano le catene dei contagi), i trasporti pubblici e i comportamenti (legittimi dopo un anno di restrizioni vane) di coloro che avevano pensato che chi fa la conta del “pallottoliere contagi” si fosse preso una pausa.
La domanda delle domande è la seguente: perché in un anno non sono stati adottati dei veri ed efficaci sistemi di contenimento come fatto in paesi come Cambogia e Vietnam ? Perché in Italia si è pensato a tutto (ricordo i banchi a rotelle, le mascherine made in FIAT, l’app. immuni, il plexiglass, le distanze di un metro, gli ospedali in fiera deserti, per fortuna etc.) tranne che alla soluzione più radicale, id est, limitare la corsa del virus, limitando i contagi?
Monitoraggio e tracciamento a tappeto sembrano essere l’unica soluzione, non lo dico io, lo dicono i veri esperti e lo dimostrano i dati dei Paesi che hanno agito in questo senso.
Il prof. Ernesto Burgio, correttamente, propone di mettere in campo squadre di volontari per tracciare i contagi e contenerli, in questo modo, sostiene “ I LOCK DOWN avrebbero senso”, si dovrebbe chiudere per contenere e tracciare, e non solo per contenere e per evitare il collasso delle strutture ospedaliere che possiamo tranquillamente definire zoppe e claudicanti da anni (ricordo che sono stati tagliati negli ultimi dieci anni, dai nostri illuminati politici, 37 miliardi di EURO) !!!
Secondo il dott. Burgio ci vorrebbero uno/due mesi per tracciare e bloccare i contagi. E penso, che sarà il tempo che ancora una volta, ci toccherà sacrificare, ma dovrebbe, questa volta, essere un tempo di qualità utilizzato per fermare la corsa del virus.
Un’ultima riflessione sul tanto acclamato vaccino.
Il VACCINO, da solo, non può fermare la Pandemia senza l’utilizzo di sistemi di tracciamento e di contenimento.
Quindi Cara #Italia, se non si mette in campo una strategia condotta da persone competenti, avremo sperperato (ancora una volta) denaro pubblico per un vaccino inutile (posto che la sua utilità venga dimostrata)e dovremo affrontare le N. varianti che ci si presenteranno a “mani nude”
Per sconfiggere il virus è necessario fermare la sua corsa intorno al mondo e non “tagliare le gambe alle persone”.
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