10 Apr L’ILLUMINAZIONE
5/04/2020
L’ILLUMINAZIONE:
Il mio amico FOX che non è solo un amico (nella mia vita è entrato tantissimi anni fa e non ne è più uscito, Lui rappresenta la certezza, c’è sempre e per tutti, un cuore unico, una mente incredibile, uno spirito da zingaro che lo domina e lo fa volare oltre, gli voglio un bene dell’anima e lui lo sa) mi ha girato un’intervista, che devo essere sincera, per pigrizia, ho impiegato tre giorni ad ascoltare (sembrava lunghissima e io ero un attimo presa e preda di pensieri difficili, quelli che richiedono molte risorse per essere analizzati, compresi e ridimensionati) quindi, ogni volta che iniziavo ad ascoltarla qualcuno o qualcosa m’interrompeva, poi ho deciso di infilarmi le cuffie e prendermi 1 ora e 40 per me. Grazie Fede, per avermela donata.
Ebbene, il Prof. Ernesto Burgio è stato illuminante, dall’inizio di questo inferno è la prima persona (competente e preparata) che sento parlare in maniera pacata, informata e con idee chiare e concrete per uscire da questo tunnel.
Riassumo con parole mie, perdonate l’a-tecnicità:
- Siamo di fronte ad un VIRUS PANDEMICO contagioso e virulento;
- In Italia il virus è arrivato presto ed ha avuto modo di circolare moltissimo, i medici di base non erano preparati né a riconoscerlo né attrezzati per affrontarlo (probabilmente non lo sono nemmeno ora, dal momento che sono privi di kit minimi per non contagiarsi);
- In Lombardia è mancata la sorveglianza attiva, sono mancate le armi per proteggere chi si è trovato inconsapevolmente in prima linea;
- Sarebbe stato necessario creare dei corridoi sanitari a partire dal mese di gennaio 2020 (non sono stati fatti, forse è il caso di pensarci per il prossimo futuro): cosa sono i corridoi sanitari? Sono delle zone, possibilmente create fuori dagli ospedali, deputate a separare gli infetti dai non infetti, deputate a curare chi è stato infettato ed evitare che il contagio dilaghi all’interno delle strutture ospedaliere (in buona sostanza sono gli ospedali che in Cina sono stati creati in tempi record e che in Italia, almeno nelle zone rosse non sono stati fatti, vedi Brescia, vedi Fiera, progetto naufragato sul nascere nonostante la disponibilità di fondi e di personale). Si tratta di reparti CVID19 creati ad hoc al di fuori delle strutture ospedaliere ciò al fine di evitare (ovviamente per il futuro) di creare dei serbatoi virali all’interno degli ospedali, così da salvaguardare la salute degli operatori e dei malati;
- Un esempio virtuoso di un ospedale che ha messo in campo i protocolli corretti è il COTUGNO di Napoli, complimenti;
- L’identificazione dei contagiati per poter ricostruire i contatti e quindi poter circoscrivere il contagio (ovvio che oggi è tardi, avrebbero dovuto iniziare a farlo all’inizio a partire dal mese di gennaio); porto l’esempio della Regione Veneto, li c’è stato un Professore dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, ed un governatore noto a tutti, ZAIA, che ha ascoltato i preziosi consigli del professore ed ha creato una task force che ad oggi si è rivelata fondamentale, ha chiuso prima della Lombardia, ha messo in campo i controlli ed riuscito ad contenere il Virus, ha arginato il virus a Vo’, e nell’arginarlo ha fatto delle verifiche importanti, contagi intra-famigliari e necessità di quarantena effettiva a anche e sopratutto all’interno delle mura domestiche; Regione Veneto si è opposta ai confusi “precetti romani” ed ha avuto ragione;
- Il contagio avviene per contatto diretto, colpi di tosse/ starnuti che saturano ambienti chiusi, rilasciando miliardi di virioni che si diffondo (le orge di divieti susseguitesi nel tempo, sono stati tardivi e inutilì);
- Ossigenarsi all’aria aperta farebbe bene (ovviamente cosa fa male? L’ignoranza, la noncuranza, il mancato rispetto delle persone, gli assembramenti, persone che si tossiscono addosso senza mascherina, gente che non rispetta le prescrizioni);
- La pandemia va fermata sul territorio non negli ospedali;
- Il canale delle informazione è stato a dir poco imbarazzante, esperti o improvvisati tali hanno avuto lo spazio per creare panico, disinformazione e confusione, vogliamo delle scuse ufficiali per le sciocchezze che sono state pubblicamente diffuse;
- Ricordiamo che negli ultimi vent’anni ci sono stati tagli importanti alla sanità pubblica che oggi, in una situazione d’emergenza, si sono resi oltre modo evidenti ai più;
- A livello globale, dovranno essere adottate e rispettate delle nuove regole che impediscano il dilagare di altri drammi incombenti. L’antibiotico-resistenza e la salvaguardia del Pianeta Terra dovrebbero diventare prioritari nelle politiche di tutti i paesi. Viviamo in un pianeta esausto, se “uccidiamo” la Terra, Lei non potrà più proteggerci.
Giacomo
Pubblicato alle 18:44h, 11 AprileHo ascoltato tutto l’intervista al Prof. Burgio, grazie al tuo consiglio. E’ stata lunga e difficile anche per me, ho dovuto spezzettarla in 4 fasi, andando anche a riprendere quello ascoltato precedentemente per riallacciare il discorso. Concordo con te per quanto riguarda la chiarezza espositiva ed il linguaggio diretto e semplice con cui spiega tutto ciò che è, come colpisce, come ci si può proteggere e cosa bisognerà fare in futuro per contrastare questo genere di situazioni, visto che evitarle sembra praticamente impossibile.
Qualcuno ha lavorato bene, altri meno bene, tenendo conto del fatto che nessuno era ed è preparato ad affrontare una simile pandemia. Lo dimostrano le Nazioni che sono state colpite dopo di noi, a cui abbiamo “regalato” settimane per potersi preparare, settimane di esperienza sul campo, ma non sono state capaci di utilizzarle. Nessuno.
Il Professore fa cenno anche ad una seconda ondata, che in questo tipo di pandemie è abbastanza frequente. Questa è la parte che più mi ha colpito. Potrebbe esserci una mutazione e potrebbe colpire con una violenza maggiore, risultare più mortale, e soprattutto aggredire tutte le fasce di età.
Il Professore è stato chiaro nel disegnare quello che stiamo affrontando. Ma se dovessimo andare incontro ad una seconda ondata, si sta facendo qualcosa in proposito? Di questo non si parla probabilmente per non creare ulteriore panico, visto che al momento la sola domanda che ci si pone è quando potremo ricominciare ad uscire e vivere come eravamo abituati. Ma se non si tornasse più alla “normalità” di prima? Quali saranno i passi da fare il Professore li spiega, ma qualcuno sta già pensando a come metterli poi in pratica? O si tornerà alle solite liti Stato/Regioni/partiti?
Siamo pronti o ci stiamo preparando per questo?
JJ
Margherita Rizzolo
Pubblicato alle 15:00h, 16 AprileCaro Jack, la verità è che l’essere dis-UMANO non comincia a darsi dei limiti, lo step 2 non sarà la riacutizzazione del virus di turno, bensì l’estinzione della razza dis-UMANA…DIS-UMANO